Levanzo: di qui non si vede il mare

DSCN5107 copia
Anche su un’isola piccola come Levanzo ci sono posti (anche se pochi) da dove non si vede il mare, posti che parlano di terra, di campi, di lavoro dei contadini. E anche su un’isoletta così scoscesa e rocciosa c’è un po’ di pianura… e allora ci andiamo.
È estate, e qui il sole c’è e ha pian piano bruciato tutto tranne i pini marittimi (piantati qui non so a quale scopo, ma che ci vivono bene) e i cespugli di lentisco. Nient’altro è verde qui.

DSCN5260
il paesaggio è fatto di muretti a secco, del tipo levanzaro con pietre sbozzate rozzamente e molto spigolose, qualche cespuglio e poi  altissimi e spesso spezzati dal vento gli steli dei fiori dell’agave che sono ovunque.

DSCN5108muri *
In un posto così avaro di spazi piani qui hanno allestito il punto di atterraggio dell’elisoccorso e un campetto improvvisato di calcio, polveroso e sassoso… meglio giocare sul molo, certamente!

DSCN5264E in mezzo a tutta questa arsura ecco una località chiamate ”le case” per antonomasia, il primo luogo dove sono state costruite nell‘ 800 delle abitazioni per ospitare i braccianti che solo nella buona stagione vivevano qui. Allora l’isola non era ancora stabilmente abitata.

DSCN5158Non ci si aspetta davvero di trovare qui in mezzo al nulla due relitti storici: la torre saracena di vedetta lassù e l’elegante villa ottocentesca, villa Florio.
I Florio a metà dell’ottocento impiantarono in questa piana un vigneto eccezionale. Sessantamila piante di vite che davano un vino straordinario, di ben 16° che contribuiva con la sua eccellenza allo straordinario marsala Florio . Come tutte le cose che sono state grandi e sono finite anche villa Florio è diventata leggenda. La famiglia risiedeva qui per la vendemmia e con la loro eleganza e il loro sfarzo dovevano sembrare extraterrestri ai poveri braccianti che venivano a lavorare a stagione.

1832-ritratto-famiglia-FLORIO-copia
Ma la leggenda è anche sostenuta dai fatti: l’enormità del vigneto, la favolosa forza e la bontà di quel vino, la bellezza della villa rispetto ai tugurii dei poveracci…

DSCN5167e fra i fatti che alimentano la leggenda c’é anche la eccezionale imponenza della cantina  che ancora adesso possiamo in qualche modo ammirare.
Infatti questi archi a sesto acuto, che evocano una imponente cattedrale erano il sostegno delle mura della cantina che conteneva due botti per l’invecchiamento del vino, talmente grandi che furono costruite all’interno perché nessuna porta avrebbe potuto lasciarle passare… c’è chi le ha viste fino a qualche anno fa ma adesso non ci sono più.

archi2
Nella villa non si può entrare (ma le impalcature fanno sperare bene per il futuro); attorno si cammina affascinati fra le pietre dei forni, degli abbeveratoi, delle fonti…insomma di tutti quegli ambienti dove la piccola gente viveva la sua vita.
Il sole, avviandosi finalmente verso il tramonto, illumina le pietre calcinate dalla calura e le rende morbide.

DSCN5161Chissà. tornare in primavera, per vedere questa piana così  verde anche se priva delle favolose viti di “catafratto”…

week end a levanzo 11-03 057_jpg

Levanzo: di qui non si vede il mareultima modifica: 2014-08-28T13:00:02+02:00da scanfesca
Reposta per primo quest’articolo

2 pensieri su “Levanzo: di qui non si vede il mare

  1. Che bel racconto e quante cose ho scoperto che non sapevo!
    Sono Paola, collega di Federica che vi ha proposto Levanzo per questa vacanza. Non conoscevo Villa Florio e non avevo idea di quelle piacevoli pianure che ha pubblicato.

    Grazie mille, visiterò tutto la prossima volta che ci vado!

    • sono molto contenta di averti fatto scoprire qualcosa che tu, che pure conosci Levanzo, non sapevi…evidentemente ho guardato con attenzione, ma anche io devo qualcosa a te: aver conosciuto questa isola meravigliosa.

I commenti sono chiusi.